Molte persone, dopo una distorsione di ginocchio in cui ci sia una rottura del legamento crociato anteriore, preferiscono una terapia conservativa senza l’intervento chirurgico di ricostruzione, è giusto?

Diciamo subito che esistono ginocchia che “dipendono” per la loro stabilità dal legamento crociato anteriore ed altre no;

Alcune ginocchia infatti, hanno una struttura periferica piuttosto stabile ed il LCA in queste lavora poco. Molte ginocchia in pazienti che hanno una muscolatura forte e ben coordinata inoltre sono talmente “guidate” da avere una stabilità dinamica, indipendentemente dallo stato del legamento crociato.

Un altro fattore è la gravità della distorsione: quando è coinvolta la capsula articolare ed i legamenti collaterali in maniera grave il ginocchio diventa instabile spesso in maniera importante.

In questo tipo di lesioni è indispensabile operare in acuto per far cicatrizzare l’intero ginocchio in una condizione di stabilità.

Se invece si opta per una terapia conservativa con apparecchio gessato c’è bisogno di un prolungato periodo di immobilità, minimo 4 settimane, per far cicatrizzare bene tutte le strutture con una successiva rigidità e tanta fisioterapia conseguente.

La cosa peggiore da fare è muovere subito il ginocchio non facendo cicatrizzare i legamenti: all’inizio sembra che l’articolazione si muova molto bene ma poi l’instabilità si fa sentire.

Quindi dal punto di vista biomeccanico è sempre bene ricostruire un legamento crociato anteriore rotto, dal punto di vista umano si può anche aspettare o evitare.

Quali limitazioni per chi non si opera? Bisogna evitare gli sport che necessitino di stabilità in rotazione come calcio, calcetto, basket e pallavolo e le rotazioni estreme con il piede a terra.

Consentiti invece sci a livello medio (il ginocchio flesso ha sollecitazioni prevalenti in cassetto posteriore), running, ballo liscio, tennis a livello medio basso, bocce.