ginocchio protesi infiltrazioni
Pubblicato il: 8 Agosto 2018

Spesso quando visito un ginocchio e propongo un intervento di sostituzione con una protesi il paziente mi dice: “ ma non si potrebbe fare delle infiltrazioni ?”…

Diciamo subito che parliamo di mondi differenti.

Quando un ginocchio è meccanicamente finito la migliore soluzione è una protesi che sostituendo le superfici dell’articolazione consente uno scorrimento della stessa senza dolori e la rende efficiente dal punto di vista meccanico.

Le infiltrazioni, che consistono nell’inserire dentro l’articolazione delle sostanze con una iniezione, consentono invece di migliorare il ginocchio (o la spalla, l’anca, la caviglia …) agendo sull’infiammazione chimica interna e togliendo la sensazione del dolore, ma non cambiando la meccanica articolare.

E’ chiaro che in caso di sinoviti, cioè di infiammazioni dell’articolazione del ginocchio, o di piccoli disturbi meccanici nel caso di una artrosi, l’infiltrazione offre dei risultati spettacolari con un minimo impegno.

Esistono infiltrazioni di varie sostanze.

I cortisonici, ad esempio, spesso miscelati con anestetici locali, servono come antinfiammatori puri e consentono di avere ottimi risultati in tempi brevissimi.

Agiscono però solo sull’infiammazione del ginocchio e non sui problemi che ne sono la causa; spesso sono efficacissimi e consentono di avere un buon risultato con una spesa minima. Molti accusano questa classe di sostanze di avere effetti lesivi sulle cartilagini: è vero ma solo in caso di uso ad alti dosaggi (raro) o nel caso di utilizzo molto prolungato.

Altri farmaci molto usati sono gli acidi ialuronici: sono oramai moltissimi i prodotti con estrazione dalle creste di gallo o da fermentazione batterica. Ne esistono di vario peso molecolare, in linea di massima più alto è il peso, maggiore la durata nel tempo, la resa meccanica, e anche il costo.

Nuovi sul mercato, ma molto efficaci, sono i mix di acido ialuronico e zuccheri con effetto antalgico più pronunciato.

Esistono sostanze con effetti meccanici e di trattenimento di liquidi come i polinucleotidi (condrotide) con effetto meccanico e di stimolo molto efficaci.

Le piastrine: un tempo molto in voga, sono state superate da tutti gli ultimi studi scientifici che le hanno paragonate al placebo; hanno comunque un effetto anti infiammatorio abbastanza efficace.

Infine, l’ultima frontiera, è la medicina rigenerativa con cellule “Staminali“, che come abbiamo visto a questo link rappresentano un vero e proprio intervento molto efficace ma più oneroso.

Quindi cosa fare ?

Se il giunto è finito si cambia con la protesi, ma se ci siete affezionati  😉 o è poco consumato fatelo lubrificare!

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