rottura legamento crociato anteriore
Pubblicato il: 3 Novembre 2016

Molti sportivi a seguito di una distorsione con conseguente rottura del legamento crociato anteriore (lca) preferiscono evitare l’operazione e seguire una terapia conservativa (fisioterapia, potenziamento muscolare).

Non ricostruire il legamento crociato anteriore tuttavia porta ad una lassità davanti: il ginocchio “lavora” sempre ma in una sorta di “cassetto anteriore”, cioè con il piatto tibiale spostato in avanti di 5-10 mm. Con il passare del tempo, questa situazione determina uno spostamento posteriore del punto di appoggio del femore sulla tibia con conseguente artrosi progressiva, che negli sportivi tende a diventare particolarmente grave.

In una prima fase infatti, su consiglio di fisioterapisti e allenatori, aumentando il tono e la coordinazione muscolare si riesce a continuare l’attività ad un livello leggermente più basso, ma a lungo andare questo provoca l’inevitabile rottura del menisco interno e il consumo della cartilagine, portando così ad una costante sensazione di fastidio, anche nelle normali attività.

Eccoci quindi davanti ad un 45/50 enne che vorrebbe essere attivo come un tempo, ma con un ginocchio che cede, si gonfia dopo lo sforzo e spesso addirittura si blocca.

 

Due interventi in uno

Quando l’artrosi è avanzata e monolaterale, la soluzione più efficace è rappresentata dalla protesi monocompartimentale mediale con contemporanea ricostruzione del lca. La tecnica consente da un lato un’immediata scomparsa del dolore, dovuta principalmente alla sostituzione della parte mediale (interna) del ginocchio con una protesi (emiartoprotesi) e dall’altra l’acquisizione della stabilità dell’articolazione precedentemente persa, grazie alla ricostruzione del legamento crociato anteriore. Trattandosi di due interventi simultaneamente, sono fondamentali una particolare abilità chirurgica e grande velocità esecutiva.

 

Benefici e post- intervento

Il paziente sottoposto a questo tipo di operazione ottiene vantaggi immediati che nella suddetta fascia di età sono veramente notevoli. Solo dopo pochi giorni infatti il soggetto può riprendere tranquillamente la normale vita quotidiana, dal lavoro fino all’attività fisica.

Quali sport praticare successivamente all’operazione? Personalmente concedo sci, bicicletta, snowboard, palestra, acquagym, running (anche se in forma moderata) e tennis. Cosa chiedere di più?

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