Una delle domande che più spesso mi viene rivolta dai miei pazienti è: “Che tipo di protesi è più indicata nei casi di artrosi al ginocchio, totale o monocompartimentale?” Ovviamente le indicazioni cambiano a seconda della tipologia del problema, o meglio se a soffrire sia uno solo dei tre compartimenti del ginocchio (interno, esterno o la femoro rotulea) o se invece si tratta di una gonartrosi totale.
Caso per caso!
Spesso ci sono delle situazioni alquanto complesse e che richiedono un’analisi preliminare molto accurata. Ad esempio si può avere una moderata gonartrosi totale con una sofferenza di uno dei tre compartimenti. In questo caso che fare? La risposta non è affatto semplice ma guardare al futuro può aiutare. Molto probabilmente una protesi totale è la scelta più adatta, in quanto cura tutto il ginocchio anche nelle parti che diventerebbero dolenti diversi anni dopo.
In casi così particolari io faccio sempre l’esempio di un completo da uomo: ho un buco nei pantaloni ma la giacca, anche se vecchia, mi piace ancora. Decido allora di riparare il sotto e di continuare ad indossarlo. Se invece il completo è tutto logorato e mi si rompe una manica, molto probabilmente ne acquisterò uno nuovo.
Ma entriamo nel dettaglio e vediamo direttamente alcuni esami radiografici.
Questi esempi mostrano come ogni situazione è a sé. La scelta del tipo di protesi dipende quindi dalla caratteristiche cliniche e radiografiche della persona. Solo una visita e un prolungato colloquio con il paziente ci può indicare la via più corretta da intraprendere, che ovviamente deve rispondere anche alle sue esigenze anatomiche ed umane.